ARTECINEMA - Inaugurata la 24a edizione al teatro San Carlo di Napoli
Al Teatro Augusteo di
Napoli dal 10 al 13 ottobre 2019
Al
dolore per una mancata affermazione dei diritti umani, fa eco anche il primo
film di appena 21’, regista Matteo
Frittelli, dedicato a Carlo Alfano dal titolo Carlo
Alfano: tra l’io e l’altro, un film che ha tratto molto del suo
materiale dall’archivio messo disposizione della figlia di Alfano. A dare voce
all’artista morto nel 1990 è l’attore Lino Musella che con i suoi timbri e
colori ci immerge nelle pieghe dell’anima di un uomo in cerca di sé e di tracce
di verità, con un vago senso di tristezza e malinconia che ben si addice
all’immaginario inquieto e tormentato dell’artista.
Servizio di Rita Felerico
Napoli
9/10/2019 - Ai Weiwei
ha inaspettatamente calcato il palcoscenico del Teatro San Carlo; arte cinema, festival internazionale di
film sull’arte contemporanea, non poteva inaugurare la 24a edizione in maniera
più glamour. Infatti,dopo la proiezione del film AI WEIWEI : yours truly che
narra di lui, della sua storia di uomo e di artista e del suo progetto univoco
di vita e di arte, è stata la regista americana Cherly Haines ad invitare il pubblico a non abbandonare le poltrone per
godere di una sorpresa. A Napoli per una nuova ricerca creativa, Ai Weiwei ha
simpaticamente confidato di aver bevuto il suo primo caffè, di provare
interesse per questa città che ha definito “fra le più belle d’Europa”, di
trovarsi dinanzi ad una immagine di bellezza che conferma il suo amore per la
vita e per la pratica dell’arte. “La vita
è una sola“, pronuncia con voce ferma e convinta rispondendo a chi chiede
cosa suggerire ai giovani, e quello che
si può dire, soprattutto ai giovani, è di
viverla fino in fondo, con le proprie
convinzioni e verità, percorrendo la strada di una vera libertà interiore.
L’arte è, in questa ottica, poesia
trasformata nel senso e dal senso più profondo della vita (ricordiamo che suo
padre era un poeta, efferatamente perseguitato perché oppositore del regime), è
la ricerca di quella libertà interiore di cui si parla, e nulla può impedire che si affermi, neppure
uno Stato tirannicamente persecutorio può imprigionare colui che la cerca, la vive.
Cherly, la regista, organizza da
circa trent’anni eventi site specific
il cui intento è quello di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea ed è
fondatrice, curatrice, direttore esecutivo
della Fondazione FOR-SITE e in
questa veste la sua macchina da presa racconta la genesi e la realizzazione della straordinaria mostra
@Large: Ai Weiwei on Alcatraz, che ha coinvolto più di 900mila visitatori
invitandoli a riflettere sulla difficile e inumana situazione nella quale si
trovano a vivere i prigionieri,
dissidenti politici di tutto i mondo. Da qui un progetto ancora oggi in atto – anche in questa serata al San Carlo riproposto - che invita i visitatori a scrivere su di una
cartolina che raffigura metaforicamente (con un fiore o un animale) il Paese di
provenienza un messaggio di speranza e vicinanza ad un prigioniero politico. Finora sono state
raccolte più di 90.000 cartoline, delle
quali nel film se ne segue il percorso, intervallato dalle interviste della
regista agli ex prigionieri, alle loro famiglie, ai loro amici. Di Ai Weiwei la
madre confida la difficile infanzia trascorsa in esilio e i momenti di grande
tensione dopo l’arresto dell’artista avvenuto nel 2011 da parte delle autorità
cinesi. L’arte è così riflesso del reale, persino divengono poetici -in questa
trama- i ritratti dei detenuti, realizzati con mosaici di lego o in digitale:
ma rispecchiano veramente la persona?. La ricerca della regista cerca di
svelare anche questo.

Una
scoperta CY Dear una co-produzione inglese – italiana – tedesca che
scopre al pubblico la personalità poetica, creativa, romantica a suo modo di Cy TWOMBLY; narra della sua particolare
personalità, del suo profondo legame con l’Italia e Gaeta, dove trascorse gli
ultimi momenti della sua vita per morire poi a Roma, città che lo vide
protagonista negli anni del Caffè Rosati, di Via Veneto, luoghi cult degli incontri fra artisti, cineasti, scrittori. Il
primo film realizzato sulla vita del grande artista statunitense – veniva dalla
Virginia - si avvale della voce narrante
del suo grande amico Nicola Del Roscio,
presidente della Cy Twombly Foundation, che ancora con forte emozione (Twombly
muore nel 2011) descrive il suo essere artista, il suo modo di essere creativo
e di affrontare la realtà.
Un
plauso a Laura Trisorio, che con
tenacia e vero credo porta avanti con la sua Associazione Culturale questa creatura, nella quale investe tutta la sua
motivata visione della vita; medaglia del Presidente della Repubblica, il
format di arte cinema è stato esportato
in America, a Washington, dove Laura – ne siamo certi- porterà il nostro
messaggio di umanità, di empatia, quello di un cinema capace e in grado di
ricordarci le parole giuste per provare a credere e agire per un mondo migliore.
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