ARTECINEMA - Inaugurata la 24a edizione al teatro San Carlo di Napoli

Al Teatro Augusteo di Napoli dal 10 al 13 ottobre 2019
                                                                                              
Servizio di Rita Felerico

Napoli 9/10/2019 - Ai  Weiwei  ha inaspettatamente calcato il palcoscenico del Teatro San Carlo; arte cinema, festival internazionale di film sull’arte contemporanea, non poteva inaugurare la 24a edizione in maniera più glamour. Infatti,dopo la proiezione del film AI WEIWEI : yours truly che narra di lui, della sua storia di uomo e di artista e del suo progetto univoco di vita e di arte, è stata la regista americana Cherly Haines ad invitare il  pubblico a non abbandonare le poltrone per godere di una sorpresa. A Napoli per una nuova ricerca creativa, Ai Weiwei ha simpaticamente confidato di aver bevuto il suo primo caffè, di provare interesse per questa città che ha definito “fra le più belle d’Europa”, di trovarsi dinanzi ad una immagine di bellezza che conferma il suo amore per la vita e per la pratica dell’arte. “La vita è una sola“, pronuncia con voce ferma e convinta rispondendo a chi chiede cosa suggerire ai giovani,  e quello che si può dire, soprattutto ai giovani, è di viverla fino in fondo, con le proprie convinzioni e verità, percorrendo la strada di una vera libertà interiore. L’arte è, in questa ottica,  poesia trasformata nel senso e dal senso più profondo della vita (ricordiamo che suo padre era un poeta, efferatamente perseguitato perché oppositore del regime), è la ricerca di quella libertà interiore di cui si parla, e  nulla può impedire che si affermi, neppure uno Stato tirannicamente persecutorio  può imprigionare colui che la  cerca, la vive. 

Cherly, la regista, organizza da circa trent’anni eventi site specific il cui intento è quello di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea ed è fondatrice, curatrice, direttore esecutivo  della Fondazione  FOR-SITE e in questa veste la sua macchina da presa racconta la genesi  e la realizzazione della straordinaria mostra @Large: Ai Weiwei on Alcatraz,  che ha coinvolto più di 900mila visitatori invitandoli a riflettere sulla difficile e inumana situazione nella quale si trovano  a vivere i prigionieri, dissidenti politici di tutto i mondo. Da qui un progetto  ancora oggi in atto  – anche in questa  serata al San Carlo riproposto -  che invita i visitatori a scrivere su di una cartolina che raffigura metaforicamente (con un fiore o un animale) il Paese di provenienza un messaggio di speranza e vicinanza  ad un prigioniero politico. Finora sono state raccolte più di  90.000 cartoline, delle quali nel film se ne segue il percorso, intervallato dalle interviste della regista agli ex prigionieri, alle loro famiglie, ai loro amici. Di Ai Weiwei la madre confida la difficile infanzia trascorsa in esilio e i momenti di grande tensione dopo l’arresto dell’artista avvenuto nel 2011 da parte delle autorità cinesi. L’arte è così riflesso del reale, persino divengono poetici -in questa trama- i ritratti dei detenuti, realizzati con mosaici di lego o in digitale: ma rispecchiano veramente la persona?. La ricerca della regista cerca di svelare anche questo.

Al dolore per una mancata affermazione dei diritti umani, fa eco anche il primo film di appena 21’, regista Matteo  Frittelli, dedicato a Carlo Alfano dal titolo Carlo Alfano: tra l’io e l’altro, un film che ha tratto molto del suo materiale dall’archivio messo disposizione della figlia di Alfano. A dare voce all’artista morto nel 1990 è l’attore Lino Musella che con i suoi timbri e colori ci immerge nelle pieghe dell’anima di un uomo in cerca di sé e di tracce di verità, con un vago senso di tristezza e malinconia che ben si addice all’immaginario inquieto e tormentato dell’artista.


Una scoperta CY Dear una co-produzione inglese – italiana – tedesca che scopre al pubblico la personalità poetica, creativa, romantica a suo modo di Cy TWOMBLY; narra della sua particolare personalità, del suo profondo legame con l’Italia e Gaeta, dove trascorse gli ultimi momenti della sua vita per morire poi a Roma, città che lo vide protagonista negli anni del Caffè Rosati, di Via Veneto, luoghi cult degli  incontri fra artisti, cineasti, scrittori. Il primo film realizzato sulla vita del grande artista statunitense – veniva dalla Virginia -  si avvale della voce narrante del suo grande amico Nicola Del Roscio, presidente della Cy Twombly Foundation, che ancora con forte emozione (Twombly muore nel 2011) descrive il suo essere artista, il suo modo di essere creativo e di affrontare la realtà.

Un plauso a Laura Trisorio, che con tenacia e vero credo porta avanti con la sua Associazione Culturale questa  creatura, nella quale investe tutta la sua motivata visione della vita; medaglia del Presidente della Repubblica, il format di arte cinema è stato esportato in America, a Washington, dove Laura – ne siamo certi- porterà il nostro messaggio di umanità, di empatia, quello di un cinema capace e in grado di ricordarci le parole giuste per provare a credere e agire per un mondo migliore. 



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